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Ioseljani, Otar.

Regista cinematografico georgiano. Dopo aver coltivato interessi musicali e scientifico-matematici, frequentò l'Istituto di Cinematografia di Mosca, dove si diplomò in regia. Dopo alcuni mediometraggi (Storia di cose, 1961; Aprile, 1962) e un cortometraggio (La ghisa, 1964), nel 1966 realizzò La caduta delle foglie, acuta satira contro la burocrazia e il carrierismo, cui seguirono Listopad (1967), C'era una volta un merlo canterino (1973) e Pastorale (1975). Accusato dalle autorità sovietiche di scarsa carica pedagogica, trovò sempre maggiori difficoltà a lavorare nel suo Paese. Trasferitosi in Francia, oltre a cortometraggi televisivi, in collaborazione con Gérard Brach diresse I favoriti della luna (1984), che riscosse ampio successo in Occidente. Negli anni successivi realizzò: Un incendio visto da lontano (1989); Caccia alle farfalle (1992); Briganti, briganti (1996), che ottenne il Gran Premio speciale della giuria alla Mostra di Venezia; Addio terraferma (1999), film grottesco sulla quotidianità grigia e monotona e la perdita di capacità di sognare; Lunedì mattina (2001); Giardini in autunno (2006) (n. Georgia 1934).